La rete, che conta un cospicuo numero di volontari, si è costituita il 14 novembre ed ha già chiesto un incontro con le Istituzioni per valorizzare la propria Città
Al Comune hanno già avanzato la proposta di “essere preventivamente sentiti prima dell’adozione di provvedimenti che abbiano impatto sul Centro storico della città, così come abbiamo dichiarato tutta la nostra disponibilità a lavorare, in sinergia con le istituzioni locali e regionali e con il coinvolgimento della cittadinanza”.
Queste le associazioni che vi hanno aderito: Abitanti e amici del Centro torico, Amici della musica, Anspi San Lazzaro, Centro storico culturale, Commercianti e imprenditori, Amart, Anxa, Il Musicante, Siroco, Talianxa, Fidapa, Gallipoli Nostra, Gea, La Fenice, Mater lab, Pro loco, Puglia&mare, Spiaggetta della purità, Cittadinanzattiva, Legambiente, Confindustria sezione turismo.
Contro il progressivo spopolamento
“Le associazioni – si legge nel documento costitutivo – si assumono il compito di elaborare proposte che sollecitino, ai diversi livelli istituzionali e con il coinvolgimento della cittadinanza, l’adozione di provvedimenti tesi a migliorare la qualità della vita nel Centro storico della Città di Gallipoli, a favorirne gli insediamenti abitativi, contrastando il progressivo spopolamento, a rendere lo sviluppo delle attività imprenditoriali ordinato, sostenibile e rispettoso dell’ambiente circostante”.
Particolare attenzione viene riservata, nei propositi dei fondatori della Rete, alla promozione ed alla valorizzazione delle cose d’interesse artistico e storico, al recupero di usi e tradizioni, alla tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente. Si chiede anche al Comune di essere riconosciuta quale organismo rappresentativo di interessi diffusi “e, come tale, chiede di essere ascoltata preventivamente dall’Ente Comune prima dell’adozione di provvedimenti sul Centro storico della città”.
La Rete vuole crescere
La Rete annuncia inoltre che si renderà parte attiva “nella individuazione, a livello regionale e nazionale, di altre associazioni che abbiano analoghi interessi, per la costituzione di una rete regionale e nazionale, con lo scopo di sollecitare l’adozione di provvedimenti legislativi finalizzati alla tutela ed alla salvaguardia del Centri storici”.
Le associazioni puntano a proporre una idea complessiva di Centro storico, arrivando, dopo una fase di studio, approfondimento e confronto con la cittadinanza, alla formulazione di un documento guida su temi quali le scelte urbanistiche, la qualità della vita, la mobilità urbana, la ricettività turistica, la scelta culturale, “che renda il Centro storico luogo di cultura privilegiato, anche con l’individuazione ed il recupero di strutture pubbliche e private esistenti da destinare ad attività culturali.
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fonte: Piazza Salento