Locali e aree di stazioni FS non più funzionali offerte gratuitamente per le attività e le iniziative di volontariato, a favore di una rigenerazione culturale e sociale dei territori.
L’idea è nata negli anni 90, quando alcune stazioni non più presenziate da personale ferroviario, perché gestite a distanza da innovativi sistemi tecnologici, vennero letteralmente svuotate, liberando ampi spazi. Allora fu adottata, per la prima volta in FS, la formula del comodato d’uso gratuito. Oggi sono in tutto 1.482 i contratti sottoscritti con il mondo del no profit che interessano 403 stazioni del network.
Nel volume stazioni impresenziate sono raccolte 88 best practies che raccontano il riuso sociale del patrimonio ferroviario in tutta Italia, per la creazione di valore condiviso.
L’obiettivo è generare un approccio orientato alla coesione e al benessere sociale che punta a favorire la convivenza, oltre che migliorare la qualità della vita e dare voce ad iniziative che favoriscano le comunità. Senza tralasciare un altro aspetto: preservare al tempo stesso le aree ferroviarie, mantenendo in efficienza le strutture e prevenire gli atti vandalici.