Voleva tornare nella sua casa dopo un’esistenza difficile, ma i lavori sono tanti. I volontari realizzano il suo sogno
Questa bella storia di spontaneo altruismo arriva da Specchia, uno dei borghi più belli d’Italia. Tante persone hanno fatto rete, ciascuno mettendo in campo le proprie abilità per restituire nuova vita ad un ragazzo reduce da un percorso di rinascita in una comunità. Operai, elettricisti tutti all’opera. E non sono mancate le donazioni in denaro o i regali di elettrodomestici per rendere abitabile e confortevole la casa di questo ragazzo. «Tutto è nato in maniera spontanea – racconta dalle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno Alvaro Lucatelli, proprietario di una bar nel centro del paese e dj molto conosciuto – quando questa persona, che ha vissuto esperienze complicate ma non ha fatto mai del male, mi ha confermato che all’inizio del 2021 sarebbe rientrato a Specchia e che era preoccupato del fatto che la sua unica casa era in condizioni pessime». La notizia circola tra amici e i lavori iniziano circa due mesi fa: «Ciascuno ha fatto il possibile a seconda di ciò che sapeva fare e con il tempo a disposizione, spesso sottratto alle necessità della famiglia. Molti sono stati quelli che hanno donato somme in denaro –continua Lucatelli – i soldi sono stati utilizzati per gli acquisti dei materiali e tanti altri hanno acquistato beni di necessità». Nei prossimi giorni un’azienda specializzata monterà la cucina componibile che ha offerto ai volontari, che intanto si sono preoccupati anche di sanare le morosità delle utenze domestiche. «Mancano gli ultimi lavoretti – conclude Alvaro Lucatelli – e poi aspettiamo il rientro del nostro amico. Intanto stiamo cercando qualche imprenditore che gli offra un lavoro, nonostante il grave momento di crisi generale»