Campane a festa per l’entrata in vigore del trattato internazionale sulla proibizione delle armi nucleari.
Il trattato internazionale che rende di fatto “illegali” le armi nucleari per gli stati che l’hanno ratificato (ma tra questi non c’è l’Italia) vuole essere il primo passo “vincolante” verso la loro completa eliminazione.
«La Basilica di Leuca – afferma il vescovo Vito Angiuli – si presenta al mondo come simbolo di terre tenute insieme dal mare della fraternità riconciliata dall’Amore di Cristo. Da anni, attraverso la Fondazione De Finibus Terrae, viviamo proprio sul promontorio leucano l’evento internazionale “Carta di Leuca” per accompagnare i giovani dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo a fare insieme un cammino disarmante! E quando qualche piccolo seme porta frutto è bene dargli voce! Lo facciamo suonando le campane della Basilica di S. Maria de finibus terrae. E le campane che suonano vogliono essere anche un invito alla coscienza di tutti, di chi ci governa in particolare, perché presto anche l’Italia possa aderire al Trattato».
fonte: nuovo quitidiano di Lecce