L’ambizioso progetto pilota, volto a diffondere la cultura del consumo consapevole e limitare gli sprechi per un corretto stile di vita è promosso da UPI Puglia e coinvolgerà istituti scolastici in tutta la regione. Partner di progetto anche il CSV Br-Le Volontariato nel Salento.
Enti, Associazioni e Scuola, nonostante la situazione attuale difficile e incerta, non abbassano la guardia sulle sfide che l’Italia e l’Europa intera sono chiamate ad affrontare e puntano sulle giovani generazioni per riuscirci.
Sono proprio gli studenti ad essere, allo stesso tempo, destinatari e protagonisti attivi del progetto attivato nell’ambito del Programma “Azione ProvincEgiovani”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento delle Politiche Giovanili e del Servizio Civile Universale e promosso dall’Unione delle Province Italiane.
Il progetto “NoiConMente”, elaborato e attuato dall’UPI Puglia, in qualità di Capofila, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, ruota attorno ai concetti di cittadinanza attiva, valore etico del cibo, solidarietà e cooperazione, per lanciare un messaggio: fare sistema per diffondere la cultura del consumo consapevole, limitare gli sprechi per un corretto stile di vita funzionale. Obiettivi, questi ultimi, che trovano coerenza nella strategia internazionale dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU.
“NoiConMente”, uno slogan nato dal più esaustivo e completo concetto di “Noi consumiamo responsabilmente”, pone l’accento su un “Noi” fatto di giovani leve, cittadini attivi del paese e su un “Mente” che si rifà a quelle buone pratiche in grado di costruire un modello virtuoso da cui partire per migliorare lo stile di vita.
Sono 12 gli Istituti Scolastici Superiori ad indirizzo alberghiero coinvolti per l’attuazione del Protocollo d’Intesa, due per ciascuna provincia pugliese: “Domenico Modugno” di Polignano A Mare, “A. Perotti” di Bari, “A. Moro” di Margherita di Savoia, “Aldo Moro” di Trani, “S. Pertini” di Brindisi; “G. Salvemini” di Fasano, Convitto “Bonghi” di Lucera, “Einaudi” di Foggia, “F. Bottazzi-Casarano” di Casarano, “Mauro Perrone” di Castellaneta, “Aldo Moro” di Santa Cesarea Terme e “Mediterraneo” di Pulsano.
Il progetto prevede sia la formazione dei docenti sui temi, mai come oggi attuali, che laboratori didattici, anche in presenza, per i gruppi-target di studenti. Il percorso è strutturato in un processo “bottom-up” per cui i giovani, specificatamente formati, potranno trasformarsi da utenti a protagonisti del progetto stesso, sviluppare occasioni ed opportunità di aggregazione.
Fino al prossimo mese di aprile, gli studenti di età compresa tra i 14 e i 19 anni, saranno protagonisti di progetti in-formativi e formativi, laboratori (virtuali e non), realizzazione di ricettari e persino di una App contro lo spreco alimentare.
Il progetto pilota, sia per il territorio che per i beneficiari, conta sulla collaborazione di partner come il CSV BRINDISI-LECCE Volontariato nel Salento, la cooperativa sociale “Il Mandorlo” di Lecce, la comunità “Emmanuel” di Lecce con l’”Emporio della Solidarietà”, l’A.P.S. “ViviCastellaneta” e l’associazione Terra del Fuoco – Mediterranea di Lecce.
“Un progetto che rafforza l’impegno delle Province pugliesi in materia di politiche giovanili, di sviluppo sostenibile e, nello specifico, di lotta allo spreco alimentare – ha dichiarato il Presidente di Upi Puglia Stefano Minerva – un obiettivo che richiede un adeguato livello di attenzione da parte delle giovani generazioni, protagonisti attivi dei processi di cambiamento ed innovazione sociale”.