E’ giunta l’ora di avere un progetto di rilancio per tutta l’area. Questa è la richiesta rivolta da Marcello Seclì, presidente di Italia Nostra Sud Salento, alle istituzioni sul futuro dell’immobile dell’ex colonia Scarciglia.
«Il Comune di Castrignano delCapo si esprima sulla destinazione e sulla qualità degli eventuali interventi sull’ex colonia Scarciglia e sull’area Parco naturale di punta Meliso che la ospita» L’appello di Seclì al Comune di Castrignano arriva dopo che una società milanese si è mostrata interessata all’acquisto della stessa.
«Che cosa ne sarà dell’ex Colonia?», si chiede Seclì, auspicando che qualunque sia l’intendimento delle istituzioni comunali , sia che si tratti di abbattimento, di riforestazione o riaulificazione siano ridotti gli impatti ambientali e visivi di quanto è rimasto dell’edificio per ottenere servizi e attività di carattere turistico compatibili con le finalità sociali.
Il Presidente dell’associazione ambientalista evidenzia l’importanza che si “tracci una cornice intorno a quella zona così strategica di Leuca, all’interno della quale si può pensare di riqualificare quei luoghi con impatti ridotti e che diano slancio alle peculiarità e alla valenza paesaggistica, sociale, culturale ed economica legata all’ecologia e alla sostenibilità. Onde evitare ulteriori volumi sul territorio». Il rischio per Italia Nostra, dunque, è che possano presentarsi altre proposte di investimento sull’ex colonia Scarciglia, senza che il Comune tracci linee chiare.
Per Seclì non importa se sarà il pubblico o privato ad intervenire ma «è essenziale invece che vengano esaltate le particolarità del luogo in sinergia e attraverso il dialogo con l’area Parco naturale Otranto-Leuca, la Sovrintendenza e tutti gli altri enti e associazioni competenti, compreso il Parco culturale Ecclesiale, e vengano evidenziate le valenze paesaggistiche e architettoniche peculiari poste intorno alla colonia, cioè il faro, il santuario e la cascata monumentale”
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fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia