A mettere a disposizione il proprio tempo, oltre a medici e personale sanitario, il gruppo Cisom Brindisi, il comitato di Brindisi della Croce Rossa Italiana, Radiotrasmissioni C.B. Brindisi-unità ausiliaria di protezione civile e l’associazione per il volontariato socio-sanitario di Mesagne Odv
Nei giorni scorsi nella sala della Colonna di palazzo Nervegna di Brindisi, il sindaco, Riccardo Rossi, e l’assessore alla pubblica istruzione, Isabella Lettori, hanno consegnato un attestato di ringraziamento a tutti coloro che hanno prestato servizio volontario durante lo screening scolastico anti-Covid realizzato dopo Natale presso il centro anziani del quartiere Bozzano. Una grande campagna di screening nella quale in dieci giorni sono state testate circa 5mila persone tra studenti e personale scolastico. A mettere a disposizione il proprio tempo, dopo l’orario di lavoro, sono stati medici e personale sanitario, il gruppo Cisom Brindisi-corpo italiano di soccorso Ordine di Malta, il comitato di Brindisi della Croce Rossa Italiana, Radiotrasmissioni C.B. Brindisi-unità ausiliaria di protezione civile e l’associazione per il volontariato socio-sanitario di Mesagne Odv.
“Siamo qui oggi a consegnare un simbolico attestato di ringraziamento a tutto il personale sanitario e non, che si è posto a disposizione di questo screening scolastico”, ha detto l’assessore Isabella Lettori, “che non è stato semplice organizzare ma, dando ognuno il suo apporto, siamo riusciti a concluderlo nel migliore dei modi. E quindi era doveroso da parte nostra questo gesto simbolico di ringraziamento nei loro confronti, anche perché è una rete che abbiamo visto che funziona”.
“È il momento in cui facciamo un po’ il punto di questa campagna che abbiamo realizzato subito dopo le festività natalizie”, ha aggiunto il sindaco Riccardo Rossi. “Il rientro a scuola in quel momento era abbastanza complesso, complicato, c’erano molte paure, e grazie a questa campagna di screening che ha coinvolto circa 5mila tra studenti e personale scolastico abbiamo anche un po’ tranquillizzato il mondo della scuola consentendo un rientro in maggior sicurezza. E tutto ciò è stato reso possibile grazie ai professionisti del mondo della sanità, quindi medici, infermieri, assistenti, che volontariamente hanno reso possibile questa campagna”.