In occasione della mobilitazione “Il Salento brucia” parte il progetto collettivo e partecipato di mappatura visiva delle aree rurali salentine ferite
La mappatura visiva riguarda le aree rurali salentine ferite da disseccamento degli ulivi, abbandono e incendi, ma anche caratterizzate, negli ultimi anni, da aree di resilienza, con l’attuazione di progetti di rigenerazione degli uliveti e delle terre. La CALL vuole spingere istituzioni e società civile a passare dalla Negazione del problema all’Azione, volta a cercare nuove soluzioni per la rigenerazione ecologica del paesaggio.
L’ulivo è stato per secoli l’anima del Salento e il cuore pulsante della cultura dei suoi abitanti. – Fanno sapere gli organizzatori- Nell’entroterra e lungo la costa, gli uliveti hanno intessuto nel tempo la trama visiva di un paesaggio di straordinaria bellezza. Negli ultimi dieci anni, una vasta parte di uliveti Salentini è diventata un’enorme distesa di tronchi e rami secchi, con una crescita esponenziale di incendi che mettono a rischio tutto l’ecosistema agro-ambientale circostante. Il paesaggio del Salento è stravolto, la fauna non trova più il suo habitat, i fragili equilibri tra città e campagna sono sempre più compromessi, la cultura degli abitanti è ferita nel profondo, i visitatori colti di sorpresa dalla desolazione.
Il processo in corso di desertificazione del territorio salentino non può più essere negato o sottovalutato. Il Salento brucia, le Istituzioni tacciono e la società civile sente l’urgenza di intervenire nella proposta politica di misure urgenti a tutela del territorio, nel design della ricostruzione ecologica del paesaggio, nella cura della cosa pubblica. La Terra è un bene collettivo, la cura della Terra un dovere di tutti.
(A questo link si trovano regolamento e modalità di partecipazione).
Le foto confluiranno in una mappa visiva geolocalizzata consultabile gratuitamente.
Un’iniziativa del gruppo Salviamo gli Ulivi del Salento