Sempre più spesso le domande degli ETS riguardano l’approccio al Registro Unico del Terzo Settore: di seguito qualche consiglio utile sugli strumenti necessari
La transizione definitiva verso il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) implica, da parte delle organizzazioni non profit l’utilizzo necessario di alcuni strumenti quali lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o la carta d’identità elettronica (Cie) per l’accesso; la Pec (posta elettronica certificata) e la firma digitale (modalità cades) per la gestione dei documenti richiesti.
Ecco cosa sono e come ottenerli:
Il primo passo: lo SPID
Lo SPID è un’identità digitale composta da username e password, strettamente personali, con cui si è riconosciuti dalla Pubblica Amministrazione per accedere in maniera personalizzata e sicura i servizi ai servizi online sia della PA che dei privati aderenti.
Due i modi per ottenerla da parte del responsabile legale di un ETS: recarsi fisicamente presso una delle pubbliche amministrazioni che possono svolgere gratuitamente le procedure (qui gli uffici abilitati) oppure collegarsi on line secondo un iter molto semplice e di seguito indicato:
1.accedere al sito spid.gov.it entrando nella sezione Aziende o collegandosi direttamente ( link) . Per procedere è necessario disporre di:
A) un documento di riconoscimento italiano;
B) la tessera sanitaria o il codice fiscale;
C) un indirizzo e-mail e un numero di cellulare
- Per procedere all’attivazione dello SPID bisogna scegliere uno tra i gestori di identità abilitati (guida a come scegliere) e registrarsi sul sito del gestore scelto, seguendo i passaggi indicati:
- Inserire i dati anagrafici;
- Creare credenziali SPID;
- Effettuare il riconoscimento, scegliendo tra le modalità gratuite o a pagamento offerte dai gestori di identità, da conoscere prima di procedere all’attivazione. Le modalità di riconoscimento possono essere: di persona; via webcam; audio-video con bonifico; CIE, CNS o firma digitale.
Nota: rilascio e utilizzo dello SPID sono gratuiti
Il secondo passo: la Posta Elettronica Certificata ( PEC )
La PEC, invece, servirà per ricevere e inoltrare specifiche comunicazioni all’Ufficio competente del RUNTS, il quale comunicherà con l’organizzazione anche attraverso notifiche all’interno della piattaforma del RUNTS.
La PEC è necessaria in quanto consente di inviare e-mail con valore legale equiparato ad una raccomandata con ricevuta di ritorno, come stabilito dalla normativa (DPR 11 Febbraio 2005 n.68).
Rispetto alla Posta Elettronica ordinaria, il servizio PEC presenta delle caratteristiche aggiuntive che forniscono agli utenti la certezza a valore legale dell’invio e della consegna (o mancata consegna) delle e-mail al destinatario.
Il termine “Certificata” si riferisce al fatto che il gestore del servizio rilascia al mittente una ricevuta che costituisce prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio ed eventuali allegati. Allo stesso modo, il gestore della casella PEC del destinatario invia al mittente la ricevuta di avvenuta consegna.
Ultimo step: la firma digitale
La firma dei documenti ( inviati sempre in formato pdf), infine, dovrà avvenire attraverso la firma digitale (modalità cades, con la quale i file vengono salvati con l’estensione p7m) appartenente al referente che ha inoltrato la richiesta di iscrizione, riconducibile tramite codice fiscale. È importante inviare il file senza modificarne il nome.
Per ottenere la firma digitale bisogna rivolgersi ai prestatori di servizi fiduciari accreditati, soggetti pubblici o privati che, sotto la vigilanza di AgID, emettono certificati qualificati (per la firma digitale) e certificati di autenticazione (per le carte nazionali dei servizi). Per maggiori dettagli: clicca qui.