Il percorso formativo di UniTre San Pancrazio Salentino e CSV Brindisi-Lecce “Volontariato nel Salento”
Aprire una riflessione sull’Agenda 2030 è un gesto di elevata responsabilità sociale che denota attenzione alla persona e interesse per il benessere comune, alla luce di un’urgenza dettata dal progressivo e rapido peggioramento delle condizioni ambientali che percepiamo con sempre crescente gravità e rapidità. Il percorso formativo sul tema Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, promosso da UniTre (Università delle Tre Età di San Pancrazio Salentino) con la collaborazione del CSV Brindisi-Lecce “Volontariato nel Salento”, si colloca proprio nell’alveo dell’impegno finalizzato alla promozione e alla diffusione di un concetto di cittadinanza attiva e partecipe che possa incidere sul reale in maniera determinante, soprattutto in un momento storico come quello attuale in cui le criticità ambientali rischiano di mettere in pericolo la stessa sopravvivenza dell’uomo.
La cittadinanza attiva è tradizionalmente al centro dell’infaticabile opera di Rino Spedicato, da anni impegnato in prima persona in quel volontariato laborioso e attivo che si è affermato come protagonista del cambiamento sociale che agisce dall’interno delle coscienze individuali. Il determinante apporto organizzativo offerto da Pancrazio Totaro, presidente della Sezione UniTre di San Pancrazio Salentino, ha consentito di ideare il modulo formativo sullo sviluppo sostenibile avviato con l’incontro di presentazione tenutosi presso l’Auditorium del Centro Polifunzionale “Poli” mercoledì 19 gennaio scorso.
L’introduzione affidata a Rino Spedicato ha illustrato gli scopi non solo conoscitivi e divulgativi del percorso formativo, finalizzato all’analisi capillare e critica dell’Agenda 2030, documento politico, ma anche tecnico e programmatico che spesso è conosciuto solo nel nome, ma non abbastanza pensato e noto nei suoi contenuti più profondi e nei suoi propositi urgenti. Per condurre l’interessato e attento pubblico alla conoscenza e all’approfondimento concettuale sui numerosi temi presenti nell’Agenda 2030, sono stati coinvolti tre esponenti del mondo scolastico salentino che, da anni, sono impegnati nel settore della formazione delle nuove generazioni in ambiti differenti, ma accomunati dalla passione educativa. I relatori approfondiranno i temi che hanno rapidamente presentato all’attento pubblico in tre incontri rispettivamente calendarizzati venerdì 11 febbraio, venerdì 25 febbraio e venerdì 11 marzo pp.vv.
L’interessante incontro si è concluso con le parole di Anna Sturino che ha offerto uno splendido incipit per il prossimo incontro in programma l’11 febbraio alle ore 17.00: “Il richiamo è al superamento di quella dicotomia che Ferdinand Tönnies già nel secolo scorso identificava tra Gemeinschaft e Gesellschaft, tra comunità e società. Non è più possibile pensare che la propria sfera di azione possa generare ricadute solo nel perimetro della propria comunità di riferimento: ciascuno di noi ha interesse a rivolgere un’attenzione speciale e conservativa all’intero villaggio globale. Il concetto di limes non ha più ragione di sussistere se non per ragioni meramente amministrative e gestionali e, come l’Agenda ci impone di ripensare, è destinato a subire una flessibilizzazione per non diventare ostacolo alla salvezza del nostro pianeta che diventa urgente preservare, senza vincoli e disaccordi”.