Inaugurato un parco simbolo, il cui nome già evoca l’intento: si chiama Dikedromo , luogo in cui naviga la Giustizia
È stata inaugurato nel giorno dedicato alle Vittime di Mafia , il Dikedromo, il luogo che vedrà l’attivazione di numerosi laboratori didattici, in cui campeggia la barca confiscata alla mafia, utilizzata per il traffico dei migranti, e assegnata all’associazione “Salento che pensa”, promotrice di un progetto in partenariato con il Comune di Parabita, l’istituto comprensivo ed altri enti.
Dikea è il nome di quella barca che trafficava esseri umani e che ora si pone come simbolo della giustizia e delle legalità diffusa. Da due anni è stata assegnata a Salento che pensa, l’associazione di promozione sociale, rappresentata legalmente da Ada Fiore, docente di filosofia e già sindaco per due mandati di Corigliano d’Otranto.
Nel 2020 l’associazione, in partenariato con il Comune di Parabita , l’istituto comprensivo, e altri enti del terzo settore hanno risposto con un progetto all’avviso pubblico della Regione Puglia denominato “Bellezza e legalità, per una Puglia libera dalle mafie” che prevedeva l’attivazione di laboratori destinati a minori di 18 anni in un luogo confiscato alla mafia.
Proprio a tal fine è stata inoltrata richiesta alla procura di Lecce per l’affidamento dell’imbarcazione che è stata così assegnata e trasportata a Parabita all’interno di un luogo anch’esso confiscato da anni e intitolato ad Angelica Pirtoli, la bambina più piccola morta nel Salento, vittima di un omicidio mafioso.
Dikea, oggi, ha trasformato quel parco in un “luogo in cui naviga la giustizia” denominato, appunto, Dikedromo.
L’imbarcazione, lunga 17 metri si compone di tre cabine ognuna delle quali destinate ad attività di pensiero: diritti a poppa per conoscere la storia dei migranti e riconoscere i loro diritti negati; memoria a prua per scoprire le vittime di mafia e ricordare il loro impegno; la stanza di Angelica per ricordare la bambina più piccola uccisa dalla mafia nel Salento.
Dopo mesi di lavoro i volontari dell’associazione e gli artisti hanno reso la barca un luogo di “bellezza e legalità” che potrà essere visitata e nella quale si potrà esercitare il pensiero alla riflessione sul significato dei diritti e sul valore della memoria. Saranno organizzate infatti visite guidate, laboratori di legalità, esercizi di cittadinanza, corsi di ludosofia, campus creativi aperti a tutti: dalle scolaresche alle famiglie, dalle associazioni ai turisti. All’allestimento della barca hanno contribuito le artiste Valentina d’Andrea e Alice Pietroforte, il filosofo Mario Carparelli e il collaboratore Paolo Matere.
fonte: LeccePrima