Fuoco di fila per tutte le Pro Loco rivierasche, che in blocco condannano la progettualità delle multinazionali sulle nostre coste
Dalle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno , arriva la durissima condanna delle Pro Loco rivierasche “Ci opporremo in ogni sede per far sentire la nostra voce avversa, la netta contrarietà delle Pro Loco pugliesi – afferma il presidente Unpli Puglia, Rocco Lauciello – a un progetto che sfregerebbe un territorio naturalistico, un patrimonio paesaggistico tra i più affascinanti e incontaminati della Regione”.
Una dichiarazione netta , che non lascia dubbi, seguita a ruota da quella del Presidente onorario Unpli Angelo Lazzari di Castro. “Non sappiamo se sono stati analizzati nella fase progettuale dell’opera l’impatto con la fauna marina, di superficie che di profondità, le ricadute tecniche sull’attività peschereccia, i reali e duraturi benefici dell’impianto. Le ragioni alla base del progetto – continua Lazzari – a nostro avviso, non dovrebbero sorreggere una iniziativa, che, comunque, nel bilancio costi – benefici sembrerebbe essere vantaggiosa, ma che crediamo, invece, non sufficientemente idonea a compensare i danni, che ne potrebbero derivare”
Ma la lista delle opposizioni è lunga.
“Il progetto eolico è da sconsigliare per il notevole numero di pale che ruotano attorno al nostro mare che disturbano la nostra percezione visiva – conferma Fabio Mangia da Santa Cesarea Terme – Purtroppo, se la piattaforma sarà realizzata non riusciremo più a goderci le montagne dell’Albania nelle giornate terse. Chiediamo di rivedere il progetto allontanando la selva di pale molto più
distanti dalla costa”. Dalla Pro loco di Castro fanno sapere di essere favorevoli a processi di transizione ecologica, ma non tutti i contesti ambientali sono idonei ad ospitare un impianto eolico di queste dimensioni. “Purtroppo – dice la presidente Rita Digianvittorio – il progetto presentato non tiene minimamente conto del valore paesaggistico del sito, in cui proprio il paesaggio
rappresenta il principale punto di forza e attrattiva, e delle conseguenti ricadute negative che avrebbe un’opera di tale entità”. Si fa sentire anche la Pro Loco “Ippocampo” di Ortelle e Vignacastrisi. “Siamo schierati – dichiara Luigi Guglielmo – con i dirigenti regionali, delegazioni territoriali e sindaci contro un progetto scellerato e devastante per la terra che amiamo e che ogni giorno contribuiamo a sostenere e far crescere”.
Sulla stessa lunghezza d’onda la presidente della pro Loco Acquaviva di Marittima – Diso. “Dar seguito all’ offshore di tale portata in una delle zone costiere più belle d’Italia – dice Silvia Ciardo – significa compromettere il paesaggio. Il cambiamento è oramai necessario e può partire anche da piccoli gesti quotidiani: correggere le nostre abitudini eliminando gli sprechi, incentivando l’installazione di pannelli fotovoltaici su edifici pubblici e privati”.
Anche il presidente della Pro Loco di Andrano, Alberto Urso riconosce i vantaggi delle politiche eco – green, tuttavia, “non possiamo che esprimere preoccupazione in merito alle modalità di posizionamento, installazione e distanziamento dalla costa”. Un confronto fra enti interessati, Pro Loco e società costruttrici viene auspicato dal presidente Paolo Scarascia di Tricase per “Una soluzione che consenta di mitigare al massimo l’impatto del parco eolico e consenta di rispondere alle esigenze nazionali ed internazionali con
il minor costo possibile in termini di sostenibilità ambientale”. Infine, anche il consigliere comunale di Tricase, Giovanni Carità dichiara: “Pur essendo favorevole a tutte le fonti di energia rinnovabile, ritengo opportuno ribadire le mie perplessità su questa tipologia di impianti industriali privati che il più delle volte non portano nulla nelle tasche dei cittadini e, nel caso in questione, mettono a serio rischio la tutela del paesaggio”.