Il Laboratorio gratuito è a cura di Diego Solari Assistente Sociale – Educatore Ludico con il sostegno dell’Associazione Così come Sei e del Club Tira il Dado
“Il gioco rappresenta un universo in miniatura, in cui i giocatori vi entrano liberamente per affrontare ostacoli e risolvere problemi in maniera significativa.” fanno sapere gli organizzatori. La giornata del 26 diventa così una palestra di vita in scala , dove il gioco insegna le regole della convivenza civile.
Per l’iscrizione all’incontro è necessario prenotare attraverso questo link:
L’incontro è suddiviso i diverse sessioni da un’ora. Si può partecipare ad una sola sessione indicando la preferenza di orario.
I giochi proposti danno modo ai partecipanti di sviluppare diverse competenze. Prima di tutto chi gioca dovrà conoscere le regole, condividendo insieme agli altri un patto che tali regole rispetti, muovendosi con creatività e strategia per raggiugere il maggior punteggio nel gioco. Detto ciò, chi imbroglia distruggerà tutto, dal momento che, oltre a rompere l’equilibrio, guadagnerà ingiustamente un vantaggio non previsto, né riconosciuto dal gioco. Perciò, avere un quadro chiaro delle regole permetterà di imparare a progettare le proprie azioni entro il raggio delle possibilità lecite; prendendo atto del fatto che la regola non è un limite, bensì un elemento che permea la struttura e il senso di quello che si fa. L’assenza delle regole non corrisponde alla libertà, ma al dominio del più forte. Infatti, dal punto di vista emotivo e sociale, durante il laboratorio, i partecipanti impareranno a stare con gli altri e a rispettare il proprio turno, cooperando in vista di obiettivi comuni. Inoltre, avranno modo di accettare i propri errori, convivendo con l’incertezza e allenando la propria forza mentale in un momento di apprendimento per potersi migliorare.
Imparare a perdere. In un gioco di società si impara presto che la vittoria o la sconfitta sono solo componenti marginali, che non pregiudicano il divertimento dello stare in compagnia. I partecipati, e in particolare i bambini, dimostrano che anche perdendo, se ci si diverte, si può riprendere il “gioco” impegnandosi ancora di più. Per gli adulti diventa una palestra di vita, dove il gioco insegna l’incertezza e che niente, come la vita, è definito.
Infine, da un punto di vista cognitivo, si affina il problem solving, imparando a valutare una situazione concreta, decidendo e pianificando cosa fare in vista di un obiettivo, migliorando l’elasticità mentale, rinforzando le conoscenze e sviluppando le competenze.
E’ evidente, quindi, che il gioco in una realtà così complessa e connaturata all’essenza umana, non può non avere valore ai fini della crescita e della formazione delle persone, sia come individui che come gruppo sociale.
Nonostante ciò, il gioco rimane un’attività libera in cui l’individuo prende parte per propria scelta, immergendosi in una realtà diversa da quella di tutti i giorni, in modo disinteressato entro precise limitazioni di tempo e di spazio e seguendo un codice, delle regole prefissate, cui il giocatore decide di sottostare.
In questo laboratorio saranno utilizzati i giochi da tavolo d’autore chiamati Boardgames, alcuni esempi: Dixit, Kraby, Dobble, Carcassonne, Pozioni Esplosive, etc etc.
Imparare a perdere. In un gioco di società si impara presto che la vittoria o la sconfitta sono solo componenti marginali, che non pregiudicano il divertimento dello stare in compagnia. I partecipati, e in particolare i bambini, dimostrano che anche perdendo, se ci si diverte, si può riprendere il “gioco” impegnandosi ancora di più. Per gli adulti diventa una palestra di vita, dove il gioco insegna l’incertezza e che niente, come la vita, è definito.
Infine, da un punto di vista cognitivo, si affina il problem solving, imparando a valutare una situazione concreta, decidendo e pianificando cosa fare in vista di un obiettivo, migliorando l’elasticità mentale, rinforzando le conoscenze e sviluppando le competenze.
E’ evidente, quindi, che il gioco in una realtà così complessa e connaturata all’essenza umana, non può non avere valore ai fini della crescita e della formazione delle persone, sia come individui che come gruppo sociale.
Nonostante ciò, il gioco rimane un’attività libera in cui l’individuo prende parte per propria scelta, immergendosi in una realtà diversa da quella di tutti i giorni, in modo disinteressato entro precise limitazioni di tempo e di spazio e seguendo un codice, delle regole prefissate, cui il giocatore decide di sottostare.
In questo laboratorio saranno utilizzati i giochi da tavolo d’autore chiamati Boardgames, alcuni esempi: Dixit, Kraby, Dobble, Carcassonne, Pozioni Esplosive, etc etc.
In sintesi gli obiettivi del Laboratorio:
Migliorare la convivenza civile
Rafforzare le relazioni
Allenare le Life Skills e le Soft Skills
Stimolare immaginazione
Sviluppare il Problem Solving
Sviluppare l’Empowerment
Imparare a perdere
Aumento dell’autostima
Rispetto delle regole
Educare alla cooperazione
Alternativa ai videogiochi
Migliorare la convivenza civile
Attivare la Cittadinanza
Rafforzare le relazioni
Allenare le Life Skills e le Soft Skills
Stimolare immaginazione
Sviluppare il Problem Solving
Sviluppare l’Empowerment
Imparare a perdere
Aumento dell’autostima
Rispetto delle regole
Educare alla cooperazione
Alternativa ai videogiochi
Migliorare la convivenza civile
Attivare la Cittadinanza
I nostri laboratori sostengono:
– la Giornata Mondiale del Gioco istituita nel 1998 è ispirata ad un’idea di Freda Kim, pioniera sudcoreana delle ludoteche e che all’epoca era la Presidente dell’International Toy Library Association
– Il “Commento n.17 dell’Art. 31 della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza”.
– International Games Week
– La Giornata Mondiale dell’Educazione