Si terrà sino al 29 marzo Il primo viaggio aperto a tutti della Compagnia dei Cammini (in collaborazione con NousyVision)
La Compagnia dei Cammini, associazione no profit di turismo responsabile che si occupa di cammini, apre i suoi viaggi a persone disabili stringendo una collaborazione con NoisyVision, Onlus che sostiene l’empowerment delle persone con disabilità visive e/o uditive. Grazie a questo sodalizio si realizzerà in questi giorni in Salento un percorso a piedi , inclusivo aperto a persone ipovedenti, cieche, ipoudenti, che cammineranno insieme a chi non ha difficoltà sensoriali e vuole condividere insieme a loro l’esperienza
«In questi cammini», spiega Dario Sorgato, presidente e fondatore di NoisyVision, «la diversità sarà un ulteriore stimolo al camminare, un arricchimento per tutti i partecipanti che aggiunge bellezza all’esperienza: invita a guardare le cose con uno sguardo nuovo, ad affinare tutti i sensi, a scoprire dettagli che potrebbero passare inosservati e a descrivere paesaggi a chi non li vede o li vede male».
Il primo viaggio aperto a tutti della Compagnia dei Cammini si terrà in Salento dal 24 al 29 marzo.
Una settimana di cammino con dislivelli molto modesti, in parte vicino al mare, affacciati sulle magnifiche scogliere da cui si vede l’Est, la Grecia e l’Albania, in parte nell’entroterra, tra oliveti, terrazzamenti, macchia mediterranea, muretti a secco e segni dell’uomo. Un viaggio speciale, a ritmi lenti: a marzo il posto migliore in cui farsi viandanti, gustando la bellezza della terra salentina anche grazie ai suoi sapori.
Si partirà da Torre Sant’Andrea e si proseguirà fino ad Otranto, poi si andrà verso la costa più a oriente d’Italia, le torri a protezione dai saraceni, i segni dei recenti sbarchi migranti, l’incontro con le capre joniche dalle lunghe orecchie. Dal mare di Santa Cesarea a Castro, la Perla del Salento.
Poi a Tricase, per vie tra muretti a secco, tra boschi di quercia vallonea, l’albero dalle grandi ghiande simbolo di questa parte di Puglia. E poi giù, sempre verso sud, fino a quando la penisola si stringe, e i mari diventano due, uno a Est e uno a Ovest, Adriatico e Jonio. Si stringe fino a diventare il punto di arrivo, la fine della terra, “finibus terrae”, Santa Maria di Leuca, il faro e il Santuario che ricorda che questa via era anche meta di un antico pellegrinaggio, ora in via di recupero.