Fortissima la preoccupazione tra le Associazioni locali dopo a seguito del cambio di passo della Regione Puglia sulle rinnovabili
In Puglia il fronte energetico preannuncia un nuovo braccio di ferro, soprattutto per l’accelerata data dalla nuova congiuntura internazionale. Stanno scatenando le prime polemiche gli annunci dei giorni scorsi da parte del ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, che ha candidato una nave per la rigassificazione al largo di Brindisi o Taranto e del governatore Michele Emiliano, che ha dato il via libera agli impianti fotovoltaici. E torna nel basso Salento il timore del parco eolico galleggiante. Il progetto della piattaforma è costituito da 90 pale eoliche galleggianti, sormontate su alte torri di 275 metri sul livello del mare, della potenza di 12 megawatt ciascuna. L’opera sarebbe distante dalla costa dai 12 ai 24 km a partire dalla battigia del mare.
Dalle colonne del Nuovo Quotidiano di Puglia, le associazioni ribadiscono un ‘NO’ duro e puro
“So che Emiliano è parso favorevole all’eolico– afferma preoccupato Ninì Galati presidente dell’associazione Amici del Belvedere di Santa Cesarea terme – vista la situazione che in questo momento stiamo vivendo. Noi siamo contrari a questo scempio di piattaforma che deturpa lo splendido panorama costiero. A breve ci attiveremo per un’assemblea pubblica contro tale progetto. Ci siamo stancati del continuo rinvio regionale, la cui maggioranza consiliare non sa decidere”.
Anche l’Associazione “PAV – Amici del mare” di Marittima del Comune di Diso, presieduta da Paolo Nuzzo, dimostra forti perplessità al progetto. “Siamo favorevoli all’utilizzo di energie alternative e rinnovabili e certamente si è in forte ritardo sul loro implemento– spiega il vice presidente Vitale Carrozzo -. Ma ci chiediamo perché così vicine le pale eoliche dalla costa e quale sarà il prezzo che l’ambiente marino, il paesaggio ed il turismo dovranno pagare? Sicuramente l’eolico sarebbe fruttuoso per il territorio in termini di costi per la spesa dell’energia elettrica, ma quanti altri settori vedranno ingenti perdite? ”
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’Associazione sportive “Ciclo club P. Richard di Spongano” presieduta da Giuseppe Maggiore, I cui ciclisti amano pedalare lungo la litoranea Otranto– Santa Maria di Leuca. “Intendiamo continuare ad ammirare il bel paesaggio marino con le montagne dell’Albania nelle giornate terse– dichiara Luigi Borgia storico ideatore del ciclo club–e non guardare le lunga piattaforma di 90 pale eoliche che si snodano sul mare. Sarebbe un disastro”
Sul piano politico già compatto del diniego al parco eolico , ribadisce tale linea il capogruppo de La Puglia Domani, Paolo Pagliaro, sostenendo che la Puglia abbia già fatto troppi sacrifici. E ribadisce il fermo no all’impianto eolico offshore al largo di Otranto.
Intanto il sindaco di Castro, Luigi Fersini resta fiducioso sul voto del consiglio regionale previsto per il 26 aprile prossimo dopo l’ennesimo rinvio che si trascina da novembre scorso. Il Consiglio, infatti dovrà determinarsi sulla mozione presentata dal consigliere regionale Paolo Pagliaro“ capogruppo “La Puglia domani” con la quale intende impegnare la Giunta regionale ad opporsi al “gigantesco parco eolico”.
fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia