Il progetto preliminare, redatto dall’Ufficio tecnico comunale per un valore complessivo di 390mila euro, è stato approvato dalla giunta comunale di Copertino
La struttura, ubicata invia Po, è compresa tra gli immobili trasferiti al Comune a seguito dei decreti di confisca definitiva alla criminalità organizzata e tutt’oggi risulta allo stato rustico. Sicché, necessita di un intervento di ristrutturazione, adeguamento, completamento di opere murarie e dell’impiantistica. La struttura costituirebbe il passo successivo dopo il centro periferico antiviolenza sulle donne “Il Melograno”, istituito nel2017 presso i Servizi sociali comunali. La case rifugio sono state istituite in Italia nel 2015. Esse costituiscono una realtà ad indirizzo segreto che forniscono un alloggio sicuro alle donne che subiscono violenza e ai loro bambini. L’accesso è del tutto gratuito ed è indipendente dal luogo di residenza, e si pone l’obiettivo di salvaguardare l’incolumità fisica e psichica di madre e figli. La struttura, infatti, garantisce l’anonimato e la riservatezza di chi vi si rivolge, offrendo alle ospiti beni primari per tutto il tempo previsto dal percorso personalizzato. Qualsiasi donna, quindi, che tra le mura domestiche abbia subito o stia su-bendo episodi di violenza, o che si trovi in una situazione di pericolo, può chiedere aiuto a un centro specializzato. Purtroppo, per molte don-ne, questo passo rappresenta un ostacolo che sfocia nell’isolamento sociale. Dal che, se ne avvantaggia spesso il carnefice. Tuttavia, oggi, uscire da questa condizione è possibile grazie proprio alla presenza di Case rifugio.
fonte:Gazzetta del Mezzogiorno