Riconfermate Melendugno, Salve e Nardò, fuori Otranto (per la differenziata) e due nuovi ingressi per l’ambito premio della ong Fee
Il riconoscimento, giunto alla 36esima edizione e assegnato dalla Ong Fee, “Foundation for environmental education”, viene conferito a quelle realtà rivierasche, che ottemperano a una quarantina di requisiti, tra cui la qualità delle acque, la percentuale della raccolta differenziata e la mobilità leggera.
Conferme per Melendugno, Salve e Nardò, che facevano parte di questo speciale elenco già nelle precedente edizione, con il rientro di Castro, che proprio l’anno scorso non aveva ottenuto lo speciale vessillo. New entry, invece, Ugento, che si aggrega al numero delle premiate. Grande esclusa, quest’anno, Otranto, che perde a sorpresa il riconoscimento, dopo anni in cui lo aveva costantemente ottenuto: la colpa sarebbe del mancato raggiungimento del requisito di una raccolta differenziata maggiore del 40%.
La Puglia è ancora una volta tra le regioni d’Italia con il più alto numero di bandiere blu 2022 con ben 18 località premiate, e con un terzo nuovo ingresso, dopo Castro e Ugento, ovvero Rodi Garganico. Altra esclusione d’eccellenza, a livello regionale, per le Isole Tremiti.
Le bandiere blu sono così divise a livello provinciale: Melendugno, Castro, Nardò, Salve, Ugento in provincia di Lecce; Rodi Garganico, Peschici, Zapponeta per la provincia di Foggia; Margherita di Savoia e Bisceglie per la provincia di Andria-Barletta-Bisceglie; Monopoli e Polignano a mare per la provincia di Bari; Carovigno, Fasano e Ostuni per il brindisino; Castellaneta, Maruggio e Ginosa nella provincia di Taranto.
C’è delusione a Otranto per aver perso l’ambito riconoscimento, ma da Palazzo Melorio fanno sapere che i motivi di questo risvolto “prescindono dalla responsabilità di amministratori e cittadini”, in quanto, come accaduto per Castro l’anno scorso, non è stato raggiunto il requisito imperativo di una raccolta differenziata maggiore del 40% ma, come spiega il sindaco Pierpaolo Cariddi, il centro salentino “fa parte di uno dei 22 comuni dell’Aro7/Le che attendono da anni la nuova gara da parte di Ager – Regione Puglia, che ci consentirebbe di attivare la raccolta porta a porta della frazione umida e che ci porterebbe velocemente a raggiungere alti livelli di raccolta differenziata, come è accaduto in località turistiche simili alla nostra, dove la raccolta della frazione organica ha raggiunto percentuali superiori al 70% in tempi brevissimi. Purtroppo siamo costretti a operare in regime di proroga, con un contratto del 2009, con ditta commissariata”.
“Poiché il tempo dell’attesa e della pazienza si è esaurito – prosegue il primo cittadino -, proprio in questi mesi, in sede Aro7/LE, si è deciso di procedere in autonomia alla costituzione di una società in house che ci permetterà di elaborare un progetto con nuovi investimenti e implementazione di servizi, tra cui la raccolta dell’organico. Siamo pertanto certi e sereni che il prossimo anno la Bandiera Blu tornerà a sventolare sulle nostre spiagge. Teniamo a sottolineare, tuttavia, che un parametro, anche se vincolante, non è rappresentativo dei sacrifici e del lavoro costante che abbiamo svolto e svolgiamo sulla tutela dell’ambiente. Purtroppo è solo la nostra comunità che si fa carico dei costi di raccolta e smaltimento per garantire a tutto il comprensorio spiagge e pinete pulite e una città ordinata, dignitosa, apprezzata da tutti e orgoglio dell’intera Puglia”.
Di tutt’altro tenore, invece, l’umore a Nardò per l’ottenimento per il secondo anno consecutivo del riconoscimento: “Siamo di fronte all’ennesima conferma del nostro lavoro di squadra – dichiara il sindaco di Nardò, Pippi Mellone – perché questo riconoscimento giunge a valle di numerose iniziative che hanno concorso a migliorare la qualità del nostro territorio e che sono il frutto di un lavoro lungo e complesso, attuato da tutti i miei assessori, di oggi e di ieri, dai consiglieri comunali e dalla macchina amministrativa. Nei prossimi giorni – spiega il primo cittadino – provvederemo ad acquistare le bandiere necessarie per segnalare le nostre cinque meravigliose spiagge: Portoselvaggio, Santa Maria al Bagno, Sant’Isidoro, Torre Squillace e Santa Caterina”.
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Mellone aggiunge che le bandiere saranno issate su ogni spiaggia per segnalare ai cittadini, ai villeggianti e ai turisti il risultato ottenuto, e sottolinea come il riconoscimento sia arrivato nello stesso giorno in cui il Comune, col supporto dell’Ingegner Alfredo Turi, ha superato la verifica di sorveglianza relativa alla certificazione di qualità ambientale, confermandosi primo e unico nel Salento in possesso di tale certificazione.
fonte: Lecce Prima