Presentati gli esiti del lavoro svolto dalla Delegazione di Brindisi del CSV Brindisi-Lecce, in merito al progetto di animazione territoriale “ETS / EP”
Nei giorni scorsi il CSV Brindisi-Lecce “Volontariato nel Salento” ha incontrato il Presidente della Provincia di Brindisi On. Toni Matarrelli, per presentare gli esiti del lavoro svolto dalla Delegazione di Brindisi del CSV Brindisi-Lecce, in merito al progetto di animazione territoriale “ETS / EP” patrocinato dall’Amministrazione Provinciale di Brindisi con il supporto degli Ambiti Sociali Territoriali giunto alla conclusione della sua prima fase, durante la quale sono state rese possibili, grazie alla collaborazione dei Comuni coinvolti, occasioni di ascolto e confronto tra amministratori comunali, funzionari pubblici ed associazioni del Terzo Settore, sulla legge di riforma del Terzo Settore. Sulla scia di tale percorso è nato, in risposta ad un bisogno manifestato “dal basso” ed in relazione al dibattito scaturito in questi incontri, il primo tavolo di co-programmazione sulle malattie oncologiche c/o il Consorzio ATS Br4 di Mesagne che sta sviluppando una nuova ed interessante modalità di partecipazione verso un’amministrazione condivisa.
“CSV Brindisi-Lecce “Volontariato nel Salento”, Provincia di Brindisi e Coordinamento degli Ambiti Sociali Territoriali – spiega Rino Spedicato Vice Presidente del CSV Brindisi-Lecce “Volontariato nel Salento” – insieme stanno offrendo un bel messaggio non più di sole buone intenzioni. Passare dal dire al fare sta diventando il cantiere nel quale poter sperimentare la prassi democratica della partecipazione e della cooperazione. “Da soli non si cammina più”, ci esortava un pò di anni fa don Tonino Bello, l’apostolo della pace dalle radici salentine e dal cuore universale. Altri progetti ci attendono, ma questo che ci vede insieme, sta offrendo a noi (e non solo) la possibilità di sperimentare un percorso di innovazione socio-istituzionale al quale siamo chiamati a continuare ad offrire il nostro contributo, piccolo o grande che sia. Non sarà facile, ma nemmeno impossibile. Insieme stiamo verificando, ad esempio, che co-programmazione e co-progettazione sono strumenti di crescita comunitaria che dovrebbero essere attivati in ogni realtà, non come semplici processi amministrativi, ma essenzialmente come processi di emancipazione socio-culturale. Andiamo avanti con impegno e serenità. Un passo alla volta, possiamo farcela. Buona vita … non da soli”.