Lo spettacolo che si è presentato ai 150 volontari della Pro Loco e di altre associazioni , dopo lo scempio del fuoco è stata una distesa di rifiuti, anche pericolosi.
Ad un allarme se ne aggiunge un altro. Il fuoco che ha devastato il territorio di Andrano quest’estate ha lasciato dietro di sè oltre alla desolazione il dramma dell’inciviltà: distese di rifiuti anche pericolosi. L’allarme è stato lanciato da oltre 150 volontari della Pro Loco e di altre associazioni. Durante si è svolto domenica scorsa sotto la torre costiera del “Sasso”, tra Andrano e Tricase per oltre 10 km, su iniziativa della Pro Loco “Acquaviva di Marittima insieme con ASD “Camminatori salentini” e in collaborazione con le associazioni del territorio sono state messe in campo tutte quelle azioni di prevenzione e partecipazione attiva, nonché dell’educazione al rispetto del bene comune .
L’escursione ha avuto l’obiettivo di predisporre una scheda ricognitiva delle aree percorse dal fuoco lungo il parco costiero regionale “Otranto – Santa Maria di Leuca e bosco di Tricase”.
Il sopralluogo tuttavia oltre ad immortalare un territorio desertificato e arso dai fuochi ha messo a nudo una distesa di rifiuti abbandonati :oltre a bottiglie di vetro, lattine anche copertoni, materiale di plastica e ferroso, eternit e perfino la scocca bruciata di una Fiat 500, probabilmente lanciata dai piedi della torre.
«È da tempo ormai che assistiamo alla proliferazione di incendi sempre più intensi e vasti – afferma dalle colonne della Gazzetta del Mezzogiorno Silvia Ciardo, presidente della Pro Loco Acquaviva di Marittima – Da ciò la voglia di non rimanere inermi di fronte ai paesaggi lunari lasciati dalle fiamme e la scelta di una camminata di sensibilizzazione, sul tratto di costa tra Andrano e Tricase, maggiormente colpito dall’incendio di qualche tempo fa». Dallo stesso quotidiano interviene anche la responsabile dell’ASD “Camminatori salentini”, associazione guidata dalla polacca Agnieszka Maria Fijai. «Intendiamo contribuire in modo concreto alla tutela del territorio e a questo primo appuntamento, seguiranno, grazie anche alla collaborazione delle associazioni e delle istituzioni presenti alla camminata, delle giornate di pulizia dell’area interessata e un incontro programmatico -organizzativo per trovare una soluzione comune al proliferare degli incendi»