Il Castello di Copertino ospita sino a sabato 22 un gruppo di monaci tibetani. Tante le iniziative in questi 3 giorni per invocare tempi migliori
I monaci tibetani, Ghesce Losang Soepa, Ghesce Sonam Wangyal, Gesche Tashi Nima, Ghesce Tsering Bhumda ( Monasteri di Gaden Jangtse e Drepung, saranno i protagonisti per una settimana con il Mandala per la Pace nel vetusto maniero degli Svevi a Copertino. Sino a sabato 22 ottobre il Castello sarà il contenitore ideale per laboratori, storia , cultura, workshop, filmati, lezioni ai bambini, frammenti di storia buddista, per adulti e ragazzi, stand per raccolta fondi, interventi musicali, teatrali e mostre fotografiche. L’universo e la storia tibetana e del buddismo snocciolata in mille modi dai monaci, da cui è partita l’iniziativa. Vediamo cos’è il Mandala. La parola Mandala viene dal sanscrito e si traduce letteralmente con disco o centro ma anche unità. I Mandala possono avere diverse forme, tonda, quadrata e via dicendo. Sono sempre realizzati attorno ad un punto centrale perché tutto parte dal centro. A volte, sono disegni molto semplici o al contrario molto complessi ma sono sempre organizzati attorno ad un centro che si apre sull’infinito. I monaci tibetani usano costruire i “Mandala” di sabbia. Tuttavia nelle tradizioni orientali i “Mandala” sono costruiti in svariati altri modi, poiché creare un mandala aiuta a centrarsi. Adesso andiamo per ordine e vediamo chi sono i protagonisti che accompagneranno l’opera e l’iniziativa dei monaci. Oggi pomeriggio alle 16:00 i lavori saranno aperti dal sindaco di Copertino, professoressa Sandrina Schito, dal dottor Sebastiano Leo, assessore Istruzione-Università della Regione Puglia e dall’architetto Pietro Copani, direttore del Castello di Copertino. Seguirà la costruzione del Mandala, accompagnata da una mostra fotografica “Tibet oltre le nuvole” curata da Salvatore Valente. Domani dalle 9:00 e sino alle 18:00, continua la costruzione del Mandala e tutti potranno contribuire alla raccolta fondi da devolvere per i progetti umanitari ed educativi in Tibet. Deborah Vasco animerà un laboratorio sulla “Vita e la cultura dei tibetani”, accompagnata dalle musiche di Antonio Franco, arricchito da un laboratorio , “Il buddismo spiegato ai bambini”, curato da Scena Muta, il gruppo teatrale di Ivan Raganato, dalle 11:00 alle 17:00 saranno proiettati una serie di filmati. La giornata di giovedì che iniziando alle 9:00 , andrà avanti sino alle 18:00 sarà occupata sempre dalla costruzione del Mandala, da una conferenza che spiegherà il buddismo ai bambini, sarà illustrata la storia del Tibet e come si fa una meditazione. Sabbia e utensili saranno gli ingredienti per costruire un Mandala. Venerdì continueranno gli incontri con i bambini e gli adulti potranno concentrarsi sulla conferenza di Giovani Ribaldone che farà le sue riflessioni su “La violazione dei diritti umani in Tibet”. Per sabato è previsto il completamento del Mandala , una conferenza di Ribaldone su “Un genocidio culturale” ed alle 16:30, pensieri, musica, poesie per dare voce alla pace. In chiusura la cerimonia per la distruzione del Mandala e distribuzione delle sabbie ai partecipanti.