Un importante contributo tra le reti civiche e quelle di area religiosa che convergono in una sorta di alleanza tra associazionismo laico e cattolico
Il tema della “Povertà socioeconomica ed educativa, delle Disuguaglianze ed Inclusione Socio Lavorativa”, è stato l’oggetto dell’omonimo corso di formazione tenutosi presso l’Istituto Comprensivo Bozzano Centro di viale Aldo Moro, 2, in Brindisi, dal 12 al 16 dicembre scorsi. Il progetto formativo, della durata di 10 ore, al quale hanno partecipato 10 corsiste volontarie dell’associazionismo di riferimento, è il frutto di una proposta formulata dall’associazione Il Segno Mediterraneo odv di Brindisi, in partenariato allo stesso IC Bozzano – Centro, alle Odv, SinP – Sociologia in Progress, Acat Brindisi ed Azioni Solidali, in risposta all’Avviso per la promozione e la formazione del volontariato anno 2022 – CSV Brindisi Lecce – Volontariato nel Salento.
Il 12.12.2022, prima lezione, con i saluti della D.S. prof.ssa Marialuisa Pastorelli e dei rappresentanti dei partner del progetto, c’è stata la presentazione del percorso formativo a cura del soggetto capofila, “Il Segno Mediterraneo odv – Brindisi nella persona del suo Presidente dott. Gianni Stasi.
Dopo aver somministrato il Questionario di ingresso, al fine di stabilire il grado di conoscenza dell’argomento da parte dei partecipanti, si è tenuta la prima lezione: “Contrasto alle povertà socio economiche, educative ed alla inclusione socio lavorativa; relatore il dott. Gianni Stasi, Presidente il Segno Mediterraneo odv Br, esperto della materia, che ha toccato gli aspetti più rilevanti del tema; dalla definizione del termine, all’analisi del fenomeno relativo alla povertà ed inclusione socio lavorativa. Infatti è l’Istat, l’istituto Nazionale di Statistica che rileva, al 2021, in povertà assoluta, circa 2milioni di famiglie per un totale di 5 milioni e 600 mila persone, è La Svimez (l’Associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno), che stima, nel 2022, in 760mila potenziali nuovi poveri per lo shock energetico ed il Censis che dichiara come i cittadini dovranno pagarsi le misure di protezione sociale; Alle diverse forme delle disuguaglianze, ogni 4 secondi nel mondo muore una persona per mancanza di cure, per fame, crisi climatica e violenza di genere, mentre in Italia i 40 miliardari più ricchi detengono una ricchezza del 30% del totale, pari a quella di 18 milioni di italiani più poveri; Alla situazione socio – economica vista attraverso il XX rapporto INPS e nel Mezzogiorno con lo studio della Svimez, al c.d. working – poor (povertà lavorativa).
Il giorno 13.12.2022 si è tenuta la seconda lezione, a cura del dott. Gianni Stasi. Titolo dell’argomento, trattato in due parti, stante la complessità del tema: La strategia nazionale e regionale di contrasto alla povertà: Il Sistema dei servizi sociali in Italia, Il Piano Nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021 – 2023, Il Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà 2021 – 2023, il ruolo del Terzo Settore, analizzati nella parte. Nella seconda è stato affrontato il V Piano Sociale della Regione Puglia: Il Piano Strategico Generale, il quadro normativo di riferimento e la promozione dell’inclusione sociale ed il contrasto alla povertà.
Il giorno 15.12.2022, terza lezione, ha visto la trattazione dell’argomento sulla “Povertà educativa e le disuguaglianze sociali: Le proposte del gruppo di lavoro del Ministero del lavoro e delle politiche sociali da parte del docente incaricato, prof. Avv. Alessandro Nocco, esperto della materia. Nel 2021, ha riferito Alessandro Nocco: “Un milione e 382 mila erano i minori in povertà assoluta, il 12,7% la percentuale della dispersione scolastica ed il 23,1% i giovani 15 – 29 anni senza scuola, formazione o lavoro, il dato più alto in Europa. Lavorare non è sempre sufficiente per non essere poveri ed in Italia il 25% dei lavoratori ha una retribuzione media di base pari al 60% del totale.”
Il giorno 16.12.2022, quarto ed ultimo giorno con termine delle attività, si è proceduto alla somministrazione del questionario di gradimento ed alla consegna degli attestati da parte del partenariato di progetto e del dott. Rino Spedicato in rappresentanza del CSV Brindisi-Lecce “Volontariato nel Salento”.
Nel suo intervento il dott. Spedicato, dopo aver espresso il suo compiacimento ed apprezzamento per le finalità ed i contenuti dell’iniziativa, si è soffermato sul tema oggetto del programma sottolineando come il percorso formativo svolto è stato un interessante invito alla resilienza, alla partecipazione e alla corresponsabilità ha dichiarato: “Rimboccarci le maniche, cooperare per il bene comune e per la lotta alle disuguaglianze, promuovere percorsi strutturati di sussidiarietà circolare, rendere attuabile il welfare comunitario e generativo senza disperdere risorse e sensibilità, è un bisogno non più rinviabile per la fioritura delle nostre comunità e la relativa inclusione sociale. Ed in questo contesto il Terzo Settore dovrà svolgere un necessario ruolo di coagulante sociale, di animazione di reti, di pungolo e di organizzazione della speranza.”
Nelle sue considerazioni finali, Gianni Stasi, Presidente dell’associazione il segno mediterraneo odv di Brindisi, ha affermato come “Il fenomeno della povertà, nelle sue diverse declinazioni ed implicazioni, da quella economica, a quella sociale, dalla educativa per finire a quella lavorativa, la questione delle disuguaglianze sempre più marcate, siano fenomeni reale e molto consistenti come lo dimostrano i dati e le cifre inequivocabili. Lo è in Italia e soprattutto nei territori del Sud, definiti per questo, in sede comunitaria, aree svantaggiate.
Lo stato dell’arte è riassumibile in tre punti ed un paradosso:
Il primo è quello finanziario, a partire dalle programmazioni europee, da quella del 2014 -2020, tuttora in corso, a quella 2021 – 2027 con i suoi programmi e progetti, al nuovo PON inclusione a quella legata al famoso PNRR; seguendo con il Piano Nazionale degli interventi e dei Servizi Sociali 2021 – 2023, per finire a quelli regionali, POR Puglia 21/27 e V° Piano Sociale 21 – 23 con i 225,8 milioni di euro, ed una sezione interamente dedicata alla promozione sociale ed il contrasto alla povertà, perlopiù destinate ai Piani Sociali di Zona, ai suoi 45 ambiti sociali territoriali e la Provincia di Brindisi con i suoi Comuni e i 4 ambiti sociali territoriali e/o Consorzi d’ambito.
Il secondo sono le criticità ed le insufficienze del sistema di welfare sociale. Le articolazioni territoriali, i cd Ambiti Sociali Territoriali, 45 in puglia, quelli del sistema scolastico ed il livello istituzionale regionale, avranno maggiori apporti finanziari ai quali però necessita una più adeguata capacità professionali e progettuale.
Sarebbe colpevole e questo è il paradosso, se non fossero colte da questo sistema sociale ed istituzionale, le numerose opportunità e le ingenti risorse finanziarie già disponibili e quelle che si apprestano ad essere varate.
Il terzo punto riguarda il ruolo del Terzo Settore, all’interno del quale si muovono capacità, competenze ed esperienze in grado di concorrere e contribuire ad una efficace lotta e contrasto alla povertà nelle sue diverse forme e declinazioni a partire da quella socio economica a quella educativa, a quella lavorativa.
Non solo, dunque, l’impegno diretto con la donazione gratuita di generi e beni di prima necessità, ma anche il percorso culturale e formativo sul tema della lotta alla povertà ed alle diseguaglianze, promosso dal CSV Brindisi Lecce volontariato nel Salento e realizzato dalla partnership guidata dall’associazione il Segno Mediterraneo Odv di Brindisi, quale investimento in cultura conoscitiva e propositiva, diventano un importante contributo tra le reti civiche e quelle di area religiosa che convergono in una sorta di alleanza tra associazionismo laico e cattolico. Reti locali e sovralocali, partenariati sociali pubblici e privati sono forme e modalità tradizionali ed innovative in grado di combattere adeguatamente una la lotta per il contrasto alle povertà nelle sue diverse forme e modalità.”