E’ l’ultima iniziativa avviata dall’associazione guidata da Adele Quaranta, volta a promuovere la cultura, l’arte e l’ambiente
La musica è una risorsa umana fondamentale che ha giocato,
e probabilmente continuerà a giocare, un ruolo vitale per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’umanità
(John Sloboda, psicologo britannico, compositore e psicologo)
L’Associazione Ge.co.s. odv ha organizzato in questi giorni una suggestiva ‘esplorazione’ in un angolo poco conosciuto di Lecce.Un “Casa Museo Spada” è allestita in una dimora privata ed è caratterizzata dall’esposizione di strumenti musicali antichi (databili dal 1700 ai nostri tempi), di ogni tipo e genere, provenienti da tutto il mondo e da varie epoche, funzionanti e conservati in ottimo stato.
Sono talmente numerosi che è impossibile elencarli. Tra questi, solo per citarne alcuni, la chitarra battente pugliese, il tamburo sciamanico, i flauti peruviani a tacca di età precolombiana e quelli di avorio o di materiali diversi, il salterio di area meridionale (metà XVIII secolo), le chitarre di liutai meridionali, un piccolo organo positivo processionale napoletano, un cimbalo ungherese, una serie di chitarre, una pianola per signora da viaggio utilizzabile addirittura per cucire, una fisarmonica a forma di violino, etc.
Oltre ad un flauto slovacco, un organo del 700, un violino pochette (piccolo e sottile, progettato per essere infilato in una tasca) ed uno in vetro di cui esistono solo altri due esemplari (in America ed in Germania), nel museo vi sono anche arredi, quadri, cappelli, giochi per bambini, luminarie, oggetti in terracotta, strumenti a percussione, una biblioteca contenente oltre duecento tra partiture, manoscritti e libri a tema musicale, statuette in terracotta, ceramica e cartapesta, etc.
l proprietario (medico ematologo, appassionato di antiquariato), oltre che punto di riferimento per musicisti, studenti, studiosi, estimatori ed appassionati, non solo collabora con il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, il Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Bari, l’Accademia di Belle Arti di Lecce, ma altresì restaura utilizzando tecniche mirate alla salvaguardia di metalli, legni, colle e vernici originali.
Il proprietario (medico ematologo, appassionato di antiquariato), oltre che punto di riferimento per musicisti, studenti, studiosi, estimatori ed appassionati, non solo collabora con il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, il Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Bari, l’Accademia di Belle Arti di Lecce, ma altresì restaura utilizzando tecniche mirate alla salvaguardia di metalli, legni, colle e vernici originali.
Con il suo coinvolgente entusiasmo e l’aiuto della moglie (preziosa collaboratrice), ha illustrato, con professionalità e dovizia di particolari, la sua collezione, sia agli intenditori, sia ai comuni visitatori, facendoli immergere in un mondo surreale e, al tempo stesso, in un’ambiente familiare curato in ogni particolare, all’insegna della cordialità, ospitalità, accoglienza, vivace confronto culturale e scientifico, in un mondo dove la tecnologia oscura i rapporti interpersonali, limitandoli quasi esclusivamente ai social.
Un modo interessante di fare cultura, un’esperienza suggestiva nel campo musicale, un “viaggio nel tempo” e in mondi diversi: una collezione unica ed imperdibile, formata da circa 1.000 pezzi acquistati in un arco temporale di circa venticinque anni, nei mercatini di tutto il mondo, catalogata, restaurata e valorizzata dalla presenza del padrone di casa che riesce a coinvolgere anche il più incompetente dei visitatori.
Scarica la scheda con tutte le foto : Casa Museo Spada (4 marzo 2023)
Guarda il video:https://youtu.be/2AU_Aap35UY