L’obiettivo è far vivere la campagna “Io non rischio” tutto l’anno, per diffondere la cultura della prevenzione e la conoscenza delle buone pratiche di protezione civile
Sabato 17 giugno la Città di Otranto ha ospitato la campagna “Io non rischio”; i volontari della protezione hanno incontrato i cittadini per spiegare cosa si può fare per ridurre il rischio incendi boschivi.
Quest’anno, per la prima volta, alle giornate nazionali in ottobre si è aggiunto questo nuovo appuntamento, in molte regioni saranno infatti allestiti punti informativi dedicati a un rischio che in estate purtroppo vede il suo picco, il rischio incendi boschivi.
Sempre di più, l’obiettivo è far vivere la campagna “Io non rischio” tutto l’anno, per diffondere la cultura della prevenzione e la conoscenza delle buone pratiche di protezione civile, un’importante occasione per fornire spunti e approfondimenti sui rischi presenti sul nostro territorio e sui comportamenti utili da adottare per proteggere sé stessi e l’ambiente in cui si vive.
Quest’anno, per la prima volta, alle giornate nazionali in ottobre si è aggiunto questo nuovo appuntamento, in molte regioni saranno infatti allestiti punti informativi dedicati a un rischio che in estate purtroppo vede il suo picco, il rischio incendi boschivi.
Sempre di più, l’obiettivo è far vivere la campagna “Io non rischio” tutto l’anno, per diffondere la cultura della prevenzione e la conoscenza delle buone pratiche di protezione civile, un’importante occasione per fornire spunti e approfondimenti sui rischi presenti sul nostro territorio e sui comportamenti utili da adottare per proteggere sé stessi e l’ambiente in cui si vive.
Oltre all’appuntamento in piazza, Io non rischio è anche online con la piazza digitale, su Facebook al link: https://www.facebook.com/inribotranto (#iononrischio2023).
“Io non rischio” è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica), Fondazione Cima (Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale), Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani.