Venerdì 7 luglio (ore 18:30 – ingresso libero su prenotazione – 3278773894 – 34fuso@gmail.com) il Museo Castromediano in viale Gallipoli 31 a Lecce ospita l’appuntamento conclusivo di ‘Dopolavoro con l’archeologa – Birretta culturale’
Il Museo Castromediano è l’ideale proseguimento delle meraviglie dei paesaggi del Salento, racconto documentato dell’avvicendarsi sul territorio di uomini e civiltà da 80mila anni fa ad oggi. Le sue raccolte litiche, vascolari ed epigrafiche, collezionate dalla visionaria tenacia del Duca Sigismondo Castromediano (fondatore nel 1868) e riportate alla luce dalla passione di archeologi, storici e letterati durante le campagne di scavo ottocentesche nell’intero territorio regionale, vedono una prima collocazione del Convento dei Padri Celestini, lo straordinario complesso architettonico attiguo a Santa Croce. Solo nel 1979 il prezioso patrimonio di archeologia salentina trova adeguata sistemazione nell’ex Collegio Argento, ridisegnato e trasformato da Franco Minissi in spazio architettonico aperto e ininterrotto, secondo i più moderni principi della museografia e allestito come una autentico percorso virtuale nell’archeologia, nella storia e nell’arte della penisola salentina. Dalle grotte preistoriche scavate nelle sue tenere calcareniti che restituiscono segni e oggetti dello straordinario quotidiano dell’uomo del Paleolitico, agli approdi delle sue coste ospitali dove arrivano uomini, merci, idee, miti, religioni e lingue; dalle piccole capitali messapiche fortificate (Roca, Cavallino, Rudiae, Ugento), con le pregevoli selezioni di ceramiche a figure nere e rosse importate da Atene o prodotte in loco – a Lupiae, con le sculture in candido marmo dei suoi grandiosi luoghi di spettacolo; dai lacerti architettonici scolpiti nella pietra tenera delle chiese medievali alle grandi tele e alle raffinate sculture in legno e cartapesta che ornano le cattedrali barocche, fino alla contemporaneità con una selezione di opere di artisti dell’800 e ‘900 legati a questa terra per nascita o per elezione. La ricchezza dei paesaggi culturali del Salento ed i segni del suo passato millenario trovano, da oltre 150 anni, il loro naturale contenitore nel Museo Castromediano (Fonte beniculturali.it). Nel 2022 è stato pubblicato “I Capolavori del Museo Castromediano”, confanetto di tre volumi firmati da Annalucia Tempesta e Salvatore Bianco (Sfera edizioni), che ripercorrono la storia delle collezioni archeologiche del Museo, completamente rinnovato dopo il restauro concluso nel 2020. L’attuale direttore è Luigi De Luca, coordinatore dei poli biblio-museali della Regione Puglia
Anna Lucia Tempesta, dopo la laurea, le specializzazioni e un dottorato di ricerca, inizia una collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata, partecipando e coordinando numerosi progetti di catalogazione in giro per l’Italia e negli Stati Uniti. In oltre trent’anni ha contribuito alla curatela degli allestimenti di mostre, esposizioni e musei. Fa parte del Comitato di gestione del Polo biblio-museale di Lecce e del comitato scientifico del Museo Castromediano, del quale è curatrice archeologa da vent’anni.
Vera Gheno, sociolinguista e traduttrice dall’ungherese, ha collaborato per vent’anni con l’Accademia della Crusca. Ricercatrice dell’Università di Firenze, insegna in corsi e master di diversi atenei italiani. Si occupa soprattutto di comunicazione mediata tecnicamente e di tematiche legate a diversità, equità ed inclusione. È autrice di articoli scientifici e divulgativi e ha pubblicato numerosi saggi. “Tienilo acceso”, scritto a quattro mani con Bruno Mastroianni (Longanesi, 2018), nel 2022 è finito anche in una traccia degli esami di maturità. Nel 2023 ha pubblicato “Galateo della comunicazione” (Franco Cesati Editore) e ha curato l’antologia “Parole d’altro genere. Come le scrittrici hanno cambiato il mondo” (Bur – Rizzoli).
Nei sette appuntamenti, a partire dai reperti più emblematici delle collezioni museali si è ragionato sul fenomeno della disparità tra uomo e donna per orientare il pubblico verso un pensiero nuovo e una nuova visione di futuro e, mettendo al centro dell’attenzione lo sguardo delle donne, per superare la cultura patriarcale ancora dominante. Il progetto Dopolavoro con l’archeologa – Birretta culturale, finanziato da Consiglio regionale della Puglia, attraverso l’avviso pubblico “Futura. La Puglia per la parità per l’anno 2022”, nasce dalla collaborazione tra 34° Fuso APS e i musei coinvolti nelle attività: Museo della Ceramica – Biblioteca Comunale di Cutrofiano (29 marzo), Museo Civico “Emanuele Barba” di Gallipoli (12 aprile), Palazzo Marchesale di Melpignano (10 maggio), Museo Diffuso di Cavallino (24 maggio), Museo Storico-Archeologico di Lecce (1 giugno), Museo della Preistoria di Nardò (22 giugno) e Museo Castromediano di Lecce (7 luglio).
L’associazione di promozione sociale 34° Fuso riunisce professioniste della cultura, dell’economia e dell’innovazione. Questo mix di competenze trasversali ha permesso dal 2013 ad oggi di progettare e sperimentare innovative forme di valorizzazione del patrimonio culturale che cercano di rispondere alle esigenze di apprendimento e di fruizione di diversi pubblici, specialmente i più giovani. L’aps agisce affinché le strategie di valorizzazione implementate siano motore di innovazione sociale e di uno sviluppo sostenibile del territorio. In questi anni l’attività si è orientata su tre ambiti in particolare: la partecipazione culturale e lo sviluppo di pubblici; la progettazione e la gestione dei servizi museali; la formazione per gli operatori culturali.
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