Inaugurato lo scorso fine settimana il laboratorio di memoria storica di quartiere
Ricostruire la memoria storica e quella architettonica del quartiere. Domenica è stato inaugurato in via Ribezzo il laboratorio aperto sull’area sorta ne primi anni Cinquanta e situata subito “dopo i Monaci”, primo lotto di alloggi Ina-Casa approvato dalla Commissione comunale edilizia della Città di Lecce. L’iniziativa è di Studioconcreto, progetto artistico-curatoriale fondato da Luca Coclite e Laura Perrone con il partenariato di Palazzo Carafa, Arca Sud Salento, Associazione “Fulgenzio Antoniano”, finanziato nell’ambito dell’avviso pubblico Puglia capitale sociale della Regione. Ha l’obiettivo di innescare un processo di immaginazione collettiva del contesto residenziale Ina-Casa sito tra via Cesare Battisti e via del Mare, nel quartiere Mazzini.
Tra le attività in programma, l’organizzazione di laboratori aperti alla cittadinanza e iniziative per artisti, professionisti di architettura e design incentrati sulla lettura del passato e del presente, poi l’allestimento di una mostra finale di documenti storici sul piano Ina-Casa, patrimonio dell’architettura moderna della città e della sua storia urbanistica. Nell’ambito dell’iniziativa sarà restituito il risultato della prima fase del progetto, relativa alla ricerca sulle memorie storiche del quartiere attraverso interviste degli abitanti e la raccolta di documenti. Saranno presenti il sindaco Carlo Salvemini e l’ass. alle Politiche Urbanistiche Rita Miglietta.
“Invito i cittadini del quartiere ad entrare in contatto con le attività del progetto di Studioconcreto, che, in coerenza con quanto accaduto nel corso delle consultazioni pubbliche per la redazione del nuovo PUG porterà certamente a nuove proposte inerenti il quartiere Mazzini – dichiara l’assessore alle Politiche Urbanistiche Rita Miglietta – una città non è fatta solo di edifici e spazi pubblici, ma anche di storie, ricordi, sogni, individuali e collettivi. Portare alla luce questo patrimonio, condividerlo e renderlo comune ci aiuta a immaginare e pianificare con maggiore consapevolezza il futuro del quartiere e a vivere la città con maggiore consapevolezza”.
“Partendo dalla piccola scala, il nostro impegno sul quartiere nasce dalla necessità di recuperare – attraverso la collaborazione con artisti, ricercatori e sociologi – un volto urbano caratterizzato soprattutto da quegli elementi, spazi e volumi atti alla vita comunitaria e di relazione, che questo tipo di architettura non riesce più ad esprimere. Pare che tutte le vie fossero “Via del Mare” – primo ciclo di restituzione della nuova serie di “Pettegolezzi” di Giuseppe De Mattia (Bari, 1980) – intervento artistico in grado di restituire alcune delle narrazioni raccolte sulla vita che scorreva nelle case e nelle strade del quartiere – si fonda proprio su questo principio: restituire centralità ad un edificio, il “Centro Sociale, Case per Lavoratori in Lecce – Via del Mare” che originariamente incarnava questi valori”, aggiungono da Studioconcreto.