Mercoledì 8 novembre alle 19,00 in Via Oronzo De Donno, 15 a Maglie Arci Biblioteca di Sarajevo approfondire la conoscenza di questo artista che simbolo della lotta contro l’apartheid
Tra le figure che hanno segnato un tratto importante nelle coscienze di molti , sicuramente c’è la storia umana e artistica di Sixto Díaz Rodríguez, noto anche con lo pseudonimo di Jesus Rodríguez (Detroit, 10 luglio 1942 – 8 agosto 2023).
Mercoledì 8 novembre alle 19,00 con Roberto Molle, critico musicale e giornalista, si approfondirà la conoscenza del percorso di questo artista che con la sua musica ha rappresentato un simbolo della lotta contro l’apartheid.
Il dibattito sarà preceduto dalla proiezione di SUGAR MAN, premio Oscar 2013 per il miglior documentario, che è tornato in questi giorni nelle sale per il suo decimo anniversario e a pochi mesi della scomparsa di Sixto Rodriguez.
Rivederlo, ogni volta è un toccasana per lo spirito. Ci sono in quel biopic tutti gli elementi necessari per “sopravvivere” alle ipocrisie, al qualunquismo, all’individualismo strisciante di questi tempi oscuri. Ci sono, nelle canzoni di Rodriguez gli anticorpi alla banalità; ci sono l’umanità e la voce dei più deboli, che senza rabbia né rancori, prendono la loro sconfitta e se ne vanno per la propria strada. C’è nella storia di Rodriguez la metafora del riscatto, delle cose belle senza età, della purezza (la più naturale e spiazzante); ci sono la poesia, l’impegno civile, la semplicità e l’umiltà. E ci sono le sue canzoni: epiche, leggendarie, liberatorie.
Ci sono storie che valgono più di un premio Oscar, e una di queste è quella di Sixto Rodriguez. Sul finire degli anni Sessanta, due produttori musicali lo scoprono in un bar di Detroit, convinti d’aver trovato il profeta di una generazione.
Forse avevano ragione, ma il pubblico non se ne accorge: il primo disco di Rodriguez è un fiasco commerciale negli Usa. Ma nel Sudafrica dell’Apartheid, dove arriva clandestinamente, Rodriguez diventa una leggenda e la sua musica la colonna sonora di una generazione in lotta ma, nel mondo disconnesso del secolo scorso, tutto accade all’insaputa del cantautore americano, che si ritira dalle scene e torna a fare il muratore.
Finché, trent’anni dopo, due fan decidono di mettersi sulle sue tracce, e scoprire che fine ha fatto il mitico Sugar Man.