ARCI Biblioteca di Sarajevo, Fondazione Capece e Società di Storia Patria per la Puglia, col patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Maglie, ricorderanno il 22 novembre alle 18,30 presso la Galleria Capece per ricordare il compianto Professore
L’intellettuale magliese, che è venuto a mancare nel gennaio di quest’anno, ha costituito per decenni un punto di riferimento per il nostro territorio. Instancabile operatore culturale, ha mutuato dalla sua formazione sociologica un metodo ed una lettura della realtà che gli hanno permesso di spaziare tra molteplici interessi, dalla ricerca storica locale a studi di natura storico-sociologica, per arrivare poi al punto più alto della sua produzione, il volume sul labirinto metrico di Oronzo Pasquale Macrì, che gli è valso importanti riconoscimenti, fra cui piace ricordare il forte apprezzamento di Umberto Eco. Per Mino il labirinto è stato un amico di viaggio sia
per la sua potenza simbolica e metaforica che nel corso del tempo si è arricchito di significati e connotazioni diverse, sia perché ha costituito il back ground del gioco dell’oca, occasione di riflessione e meditazione sui temi fondamentali dell’esistenza.
Appassionato collezionista di libri, cartoline, fotografie, tavolieri di giochi da tavolo, dell’oca e di percorso, di dischi, di civette ed oggetti di varia natura e di ogni età, reali o simbolici, non si fermava alla loro mera acquisizione, ma dalla semplice raccolta, riordinata in organica collezione, mirava alla conservazione della memoria in un continuo per indagare su tutto quanto stava dietro ai manufatti, sviluppando ipotesi e indagini che aprissero nuovi orizzonti alla ricerca.
“Accanto alla dimensione di ricercatore e saggista – scrivono gli organizzatori – va ricordata ed apprezzata la sua attiva militanza da sinistra attiva in importanti battaglie civili e politiche, prima nell’ARCI della fine degli anni Settanta-Ottanta e poi nell’associazione Biblioteca di Sarajevo, che ha sempre sentito come una seconda famiglia.
Questa serata è stata organizzata proprio con l’obiettivo di mettere insieme la poliedrica attività e le tante sfaccettature di Mino, come amava essere chiamato Cosimo Giannuzzi, che incarnava in pieno la dimensione politico-culturale che dovrebbe caratterizzare ogni lavoro intellettuale.
Lo ricorderemo insieme a chi ha maggiormente collaborato con lui, Roberto Muci, Vincenzo D’Aurelio e Antonio Negro, tutti legati da un’amicizia intesa non solo come comunione di affetti, ma anche condivisione di interessi, idee, passioni.
A coordinare la serata sarà Paola Cillo, a nome dell’intera Associazione ARCI Biblioteca di Sarajevo“